Sabato 15 aprile per l’ultimo concerto ufficiale della rassegna del Jazz Club avremo il piacere di ospitare un quartetto tutto al femminile, capitanato dalla splendida voce di Letizia Gambi.
Letizia Gambi é una vocalist jazz, cantautrice e attrice napoletana che da una decina di anni vive tra Miami e New York, dove con la sua Cultural Fusion -la contaminazione tra il jazz nero americano e la cultura musicale partenopea- ha conquistato l’attenzione di musicisti del calibro di Lenny White, suo mentore e produttore, Chick Corea, Ron Carter, Gato Barbieri, Patrice Rushen, Wallace Roney e Gil Goldstein solo per citare alcune delle sue prestigiose collaborazioni.
Ci presenta un progetto tutto femminile, che nasce con Letizia alla voce e percussioni, Elisabetta Serio al piano e Giovanna Famulari al violoncello.
Il linguaggio jazz è la base del dialogo musicale tra le musiciste, un viaggio di passione e poesia che affonda nelle radici partenopee e mediterranee, per poi attraversare liberamente confini musicali e geografici.
Il repertorio comprende brani originali di Letizia e della Serio e si muove in direzioni diverse, tagliando i generi musicali trasversalmente. Conosciuta per i suoi adattamenti in inglese di brani napoletani e italiani, Letizia propone tra gli altri, tributi a Pino Daniele, Chick Corea, Enzo Gragnaniello e Craig Armstrong.
Per l’occasione il quartetto verrà accompagnato dal basso di Dario Deidda.
Conosciamole più da vicino:
LETIZIA GAMBI:
(Voce & Percussioni)
Nata a Napoli, Letizia Gambi è una vocalist, cantautrice e attrice con una formazione artistica a 360 gradi.
Vive tra New York e Miami. Ha studiato danza, musical, teatro, musica e disegno. E’ Diplomata in Canto Jazz presso i Civici Corsi di Jazz di Milano. Le sue esperienze iniziano da adolescente e spaziano dalla musica al teatro, al musical e alla televisione.
Nel 2009 il suo progetto di Cultural Fusion tra la musica jazz americana e quella partenopea, conquista l’attenzione del leggendario batterista e produttore americano Lenny White, vincitore di cinque Grammy Award, pupillo di Miles Davis, co-fondatore insieme a Stanley Clarke e Chick Corea della super band Return To Forever. E’ un salto internazionale che porta la vocalist a New York, dove potrà collaborare con stelle del jazz mondiale come Gato Barbieri, Chick Corea, Ron Carter, Gil Goldstein, Wallace Roney, Patrice Rushen per citarne solo alcuni. Nascono così Introducing Letizia Gambi (2012) e Blue Monday (2016) entrambi candidati ai Grammy Awards. Blue Monday è in lista per le Targhe Tenco 2016. Con il suo lavoro di cross-genre Letizia si è guadagnata la stima anche di Sting, che l’ha definita “A stunning vocalist!”.
Ha portato la sua musica attraverso festival e club in Europa e US tra cui: Blue Note (Milano), la Casa del Jazz, Auditorium Parco della Musica (Roma), il Blues Alley (Washington DC), Jazz Standard e The Cutting Room (New York). Presso l’ Istituto di Cultura Italiana in Giappone, a Tokyo e Osaka, e per il Consolato Italiano in Capodistria, Slovenia. Nel 2017, ha tenuto un concerto con 100 elementi di orchestra e coro, sotto l’auspicio del Console Generale Italiano di Rosario, in Argentina. Alte collaborazioni: Donald Vega, Helen Sung, Fahir Atakoglu, Pete Levin, John Benitez, Dave Stryker, Tom Guarna, Vince Evans, Hector Del Curto, Jisoo Ok. In Italia: Antonio Farao’, Julian Mazzariello, Riccardo Fioravanti, Stefano Bagnoli, Dario Rosciglione, Enzo Pietropaoli, Max Ionata, Roberto Tarenzi, Fabrizio Bernasconi, Giovanni Guidi, Nando de Luca, Marco Brioschi, Paolo Brioschi, Gianni Cazzola, Daniele Di Bonaventura, Marco Vaggi, Marco Ricci, Ivan Segreto, Tony Arco, Giulio Granati, Fabio Zeppetella, Luciano Milanese, Dario Deidda, Marco De Tilla, Leonardo De Lorenzo, Elisabetta Serio, Michelangelo Decorato, Jerry Popolo, Marco Guidolotti e molti altri.
ELISABETTA SERIO:
(Pianoforte)
La formazione di Elisabetta Serio è sia classica che moderna. Questa dicotomia crea un caos controllato, una fascinazione sia per l’architettura formale della musica che per l’aspetto improvvisativo.
Le sue collaborazioni più importanti raccontano il suono di Elisabetta: mediterraneo con Pino Daniele (con cui ha collaborato dal 2012 al 2015) con il neapolitan power (da James Senese, Tullio De Piscopo, Rino Zurzolo, Enzo Gragnianello); funky, blues con la cantante inglese Z Star, world music con Sarah Jane Morris e Noa e Trilok Gurtu, Phil Palmer, Marcus Miller, pop music con Mario Biondi, Emma, Fiorella Mannoia, Maria Pia De Vito, Raiz.
Ha suonato in Russia, Inghilterra, Francia, Germania, America, Trinidad e Tobago, Turchia, ecc, prendendo parte a numerosi Jazz Festival come Usadba Jazz Festival, Toronto Jazz Festival, San Francisco Jazz Festival, fino al nostrano Umbria Jazz.Il suo ultimo lavoro è un album a quattro mani con il pianista Lorenzo Hengeller si intitola “Piano Napoli”.
GIOVANNA FAMULARI
(Violoncellista , pianista)
Diplomata al conservatorio G.Tartini di Trieste. Perfezionata in musica da camera e quartetto con il maestro N.Brainin in esecuzione orchestrale con i maestri D. Renzetti, S.Accardo e M.Rostropovich.
Collabora con l ‘ orchestra Scarlatti di Napoli, con l’ orchestra della Rai diretta dal maestro P. Pirazzoli.
Musicista eclettica spazia dalla musica classica a molti generi musicali.
Collabora con numerosi artisti, al suo attivo 90 cd e numerose colonne sonore per il cinema e la tv. Nel 2020 ha vinto il nastro d’ argento partecipando al docufilm Il suono della voce prodotto da Rai Cinema. Collabora da anni con la cantante Tosca come produttrice, arrangiatrice e musicista. Tra le numerose collaborazioni: Letizia Gambi e Lenny White, Fred Martins , Vincent Segal , Gege’ Telesforo , Ron ,Sergio Cammariere , James Taylor. Ha al suo attivo tournee internazionali Algeria, Tunisia, Malta, Brasile, Argentina, Dubai, Portogallo , Francia , Spagna. Ha collaborato tra gli altri con Nicola Piovani, Alessandro Haber, Lina Wertmuller ,Rocco Papaleo , Moni Ovadia, Maria Paiato, Peter Stein ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive dal 1990 ad oggi in orchestra o come solista . Ha vinto il premio” AILA ” come donna dell’ anno nel 2018 il premio” Pavoncella” nel 2016.
DARIO DEIDDA
(Basso)
Classe 1968, musicista, arrangiatore, compositore, contrabbassista e bassista salernitano. È considerato uno dei migliori bassisti italiani nel mondo. Vince, infatti, per otto volte consecutive il riconoscimento come miglior bassista italiano al Jazzit Award.
Proveniente da una famiglia di musicisti, Dario Deidda inizia fin da bambino lo studio della musica. A sei anni studia pianoforte insieme al padre e ai fratelli.
Successivamente si dedica alla batteria, per poi approdare finalmente al basso elettrico. A tredici anni si iscrive al Conservatorio di Salerno frequentando la classe di contrabbasso classico. Attratto principalmente da autori moderni, Dario Deidda si appassiona al Jazz senza disdegnare altri generi musicali. Infatti, nel ’99 suona nella band di Pino Daniele e successivamente con Fiorella Mannoia. Attualmente suona nel Kurt Rosenwinkel Standars Trio e Quintet, insieme al chitarrista Mark Turner e al batterista Marcus Gilmore.
Dario Deidda ha collaborato con diversi artisti di fama nazionale e internazionale, sia in ambito Jazz sia in quello pop e rock. Ovvero, Marcus Miller, Ben Sidran, Vinnie Colaiuta. Ancora, Michel Petrucciani, Benny Golson, Randy Brecker e tanti altri.
Suona nei “Cuban Stories” con il fratello Alfonso e il percussionista Ernesttico Rodriguez, nel “Pure Funk Live” di Gegè Telesforo e nei tour in Italia con Carl Anderson. Inoltre, Pino Daniele, Massimo Urbani, Enrico Pieranunzi, Danilo Rea. Tullio De Piscopo, Giovanni Amano, Marco Siniscalco e Luca Pirozzi. Julian Oliver Mazzariello, Stefano Di Battista. Ha collaborato con Marina Rei, Elisa, Max Gazzè, Alex Britti, Niccolò Fabi, Carmen Consoli e tanti altri ancora.
Completa la formazione la giovane batterista Elisabetta Saviano
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